Bomboniera Licia, in omaggio ad una piccola guerriera

Le bomboniere sono piccoli simboli di buon auspicio sotto forma di contenitori di bonbon, ovvero di dolci, scambiati da sempre in occasione di eventi importanti e felici di vita. Trasformare questo dono in un gesto solidale significa rivestire di grande significato un momento speciale, dare un aiuto concreto ad un’associazione che opera nel sociale e rendere partecipi amici e parenti della propria scelta.

Da tempo ci veniva chiesto di creare delle bomboniere a nostra volta e alla fine ci siamo lanciati. Questo articolo è il resoconto di questa avventura e di una creazione a più mani di sacchettini, pergamene e nastri.

Tutto inizia con la richiesta di bomboniere solidali da parte di una mamma che si trova da tempo in neonatologia con una bambina nata prematura, una piccola guerriera che ogni giorno si aggrappa alla vita. Noi non le abbiamo mai fatte e siamo un pò titubanti…saremo capaci? Come usciranno? Ma questa mamma non molla, ci incoraggia a lanciarci, ci lascia il tempo di pensare e accetta di essere parte del processo di creazione. Faremo le bomboniere ma condivideremo le scelte creative assecondando i desideri della mamma di Licia.

Scatoline, barattoli di vetro o sacchetti di stoffa? La decisione è andata sul classico. A questo punto abbiamo inviato le foto delle stoffe direttamente dalla merceria, acquistato quella prescelta e poi, grazie a nonna Marcella, confezionato i sacchettini in casa come usava un tempo.

Postazione di lavoro di nonna Marcella

Il risultato finale ci è piaciuto molto seppure non perfetto. Ogni bomboniera è risultata leggermente diversa dalle altre come ogni creazione artigianale e abbiamo deciso di proseguire in questa attività, facendo leva soprattutto sulla lavorazione a mano. Ringraziamo la mamma di Licia per averci spronato e accompagnato in questo processo. Ora stiamo pensando a nuove proposte ma intanto abbiamo un primo modello di bomboniera, la bomboniera “Licia”, con il nome di questa piccola combattente, che appena nata ha trascorso settimane in ospedale ma che alla fine ha vinto la propria battaglia.

Non potevamo avere una mascotte migliore.